Michelangelo, la “Pietà” e la misteriosa frittata

Un aneddoto a molti noto ma è sempre affascinante ricordarlo

La Pietà di San Pietro è una scultura in marmo realizzata da Michelangelo Buonarroti

Michelangelo, la “Pietà” e… la misteriosa frittata

Fonte della storia Patrizia DAnnibale

La “Pietà” di Michelangelo, si sa, è una delle opere più belle e famose del Rinascimento. Realizzata quando l’artista aveva solo 23 anni, la scultura ebbe subito una grande fortuna.
Ora, su questa meravigliosa opera circola un aneddoto davvero curioso raccontato dal Vasari – e da chi altrimenti? – autore delle “Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori”.
In una lettera ricevuta nel 1564, oggi conservata alla Biblioteca Nazionale di Firenze (si tratta sfortunatamente di una copia priva del nome del mittente), in un periodo in cui era a caccia di storie e di notizie per arricchire le sue “Vite”, Vasari ebbe modo di leggere una storia che ha dell’incredibile.
Un giorno Michelangelo, trovandosi nella Basilica di San Pietro, vide una grande folla che ammirava la sua “Pietà”.
Alcuni credevano che fosse caduta direttamente dal cielo, altri invece pensavano che fosse stato un angelo a scolpirla, altri ancora, nel tentativo di scoprire l’identità dell’artista, facevano i nomi di diversi scultori dell’epoca. Avvicinandosi alla folla, Michelangelo ebbe modo di sentire: «Chi ha fatta questa opera? E un altro rispose: L’ha fatta un nostro Gobetto da Parina (Cristoforo Solari)». Già, perché la “Pietà”… era tutt’altro che firmata. Michelangelo, preso dall’ira, la notte seguente si nascose in Chiesa e, quando tutti se ne andarono e le porte furono chiuse, prese martello e scalpello che teneva sempre con sé e iniziò a incidere il suo nome: MICHAEL.A[N]GELVS BONAROTVS FLORENT[INVS] FACIEBAT (“Lo fece il fiorentino Michelangelo Buonarroti”). Mentre Michelangelo stava incidendo la sua firma – racconta la lettera – venne scoperto da un’anziana monaca di clausura che abitava nella Basilica.
Avvistando tale sconosciuto, la povera suora era decisa a dare l’allarme, ma una volta scoperta la verità, ringraziò il Buonarroti di aver fatto un’opera così bella e gli chiese un po’ di polvere di marmo dal costato di Cristo. Michelangelo, stupito da tanta devozione, gliela diede e continuò il suo lavoro.
Poco dopo la suora per ricompensarlo gli fece una frittata, e Michelangelo la mangiò subito, proprio quella notte.
La “Pietà”, invece, da quel giorno, rimase la prima e unica opera firmata dallo scultore fiorentino.